Valutazione rischi centro estetico: DPI da usare per proteggersi

27 Agosto 2020
Valutazione rischi centro estetico: DPI da usare per proteggersi

I pericoli di contrarre infezione nei centri estetici sono molteplici e in seguito all’emergenza Covid-19 è cresciuta l’attenzione per difendersi da eventuali contagi. Ad essere particolarmente a rischio sono le stesse estetiste, che ogni giorno lavorano al servizio della clientela eseguendo trattamenti di manicure e pedicure, oltre a tutti gli altri operatori che spesso collaborano con loro.

In questo ambito di lavoro operano infatti diverse figure professionali e, oltre alle estetiste, spesso sono presenti anche il parrucchiere, che si occupa di taglio e tinture dei capelli, e la nail artist, che si occupa della ricostruzione e della decorazione delle unghie.

Al fine di proteggere tutte le figure professionali che lavorano all’interno di questi centri, vige l’obbligo per il datore di lavoro di rispettare la normativa sulla sicurezza e salute sul lavoro.

Il primo intervento che dovrà mettere in atto è dunque una valutazione dei rischi presenti all’interno del centro estetico. Vediamo di seguito in cosa consiste la valutazione rischi centro estetico, quali sono i rischi sul lavoro estetista e quali sono i dpi da usare per proteggersi.

Rischi specifici delle estetiste

Nella compilazione del documento di valutazione rischi estetista, bisogna prestare molta attenzione ai vari aspetti di questa professione che possono costituire un rischio, sia per i datori di lavoro che per i lavoratori. I centri estetici sono dunque sottoposti a delle disposizioni generali riguardanti:

  • Valutazione dei rischi obbligatoria
  • Compilazione del documento di valutazione dei rischi
  • Formazione del personale
  • Individuazione e formazione di addetti al primo soccorso
  • Individuazione e formazione di addetti all’antincendio
  • Sorveglianza sanitaria

Inoltre, bisogna anche seguire le direttive indicate dall’INAIL e da altri enti che danno le dovute disposizioni per eseguire specifiche procedure.

Documento di valutazione dei rischi estetista

Nel documento valutazione dei rischi centro estetico, che il datore di lavoro effettua con l’RSPP e il medico competente, devono essere valutate tutte le sostanze utilizzate e le loro specifiche caratteristiche. Nel documento devono essere indicati:

  • Rischio chimico estetista: nella valutazione rischio chimico centro estetico bisogna fare riferimento all’etichettatura in cui vengono riportati obbligatoriamente dei simboli indicanti il tipo di rischio che ogni prodotto comporta. Quindi, il titolare deve procedere effettuando l’analisi sulle fasi del ciclo produttivo e porre l’attenzione su durata, frequenza e tipo di esposizione.
  • Rischio biologico estetista: nella valutazione rischio biologico centro estetico occorre che il datore di lavoro preveda se nel centro vi è esposizione ad agenti biologici. È necessario dunque indicare le precauzioni da prendere, oltre ai dpi da indossare per proteggersi, ma anche le misure igieniche da osservare e le procedure da seguire per manipolare gli agenti biologici e scongiurare il pericolo di infortuni.
  • Rischio biomeccanico: si tratta del rischio di sovraccarico biomeccanico dell’apparato muscolo-scheletrico che può verificarsi durante le attività lavorative. Si tratta di rischi che vanno previsti e a cui sono soggetti sia estetiste che parrucchieri.

Una volta individuati i rischi, il datore di lavoro dovrà provvedere alla pulizia e all'igiene dei locali, prestando anche attenzione a separare gli spazi in cui si lavora da quelli in cui vengono conservate e miscelate creme, unguenti e tinture.

Il datore di lavoro è anche obbligato a formare adeguatamente il personale mediante corsi specifici, per garantire le dovute conoscenze sulla sicurezza sul lavoro.

Deve anche provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature da utilizzare nei vari interventi e deve fornire al personale i dispositivi di protezione individuale volti a garantire la dovuta protezione.

Dpi estetista quali usare

Appurati i rischi che corrono i professionisti dei centri estetici e benessere e dopo aver predisposto gli spazi secondo le norme di sicurezza previste anche dalle misure anti-contagio, il datore di lavoro deve fornire ai dipendenti i dpi necessari per proteggersi durante i vari trattamenti che eseguono sui clienti.

Uno dei dispositivi di protezione più usati in questo ambito è la mascherina, da scegliere fra la FFP2 o la FFP3 senza valvola, che i dipendenti devono indossare durante il proprio turno di lavoro. Anche i guanti sono un altro dispositivo fondamentale per lavorare in sicurezza.

I guanti vanno cambiati per ogni cliente ed è necessario lavare ugualmente le mani con molta frequenza. I guanti devono essere conformi alla norma UNI EN 420 ed è consigliabile optare per guanti in vinile o guanti in nitrile, poiché sono più resistenti alle sostanze chimiche, alle punture e agli strappi. Inoltre, garantiscono una protezione migliore e non comportano allergie.

Nel caso l’operatore debba eseguire trattamenti che necessitano di un contatto maggiore, come ad esempio una pulizia del viso, bisognerà indossare delle visiere facciali.

Anche il cliente deve indossare la mascherina, tranne quando deve ricevere un trattamento al viso. Asciugamani e mantelle devono essere rigorosamente monouso, oppure vanno lavati dopo ogni singolo utilizzo per almeno 30 minuti a 60°.

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