Le scarpe antinfortunistiche hanno una scadenza? Ecco quando cambiarle

10 Novembre 2017
Le scarpe antinfortunistiche hanno una scadenza? Ecco quando cambiarle

Tra i vari DPI o dispositivi di protezione individuale, le calzature antinfortunistiche ricoprono di sicuro un ruolo fondamentale. Non tutti però sanno che le scarpe antinfortunistiche hanno una scadenza più o meno precisa che influisce sul grado di prestazione offerto. Di seguito spiegheremo quando cambiare le scarpe da lavoro!

Calzature lavoro e cause di usura

Lo sappiamo bene tutti… le scarpe non durano per sempre! Si rovinano, si rompono o diventano scomode. E se questo vale per una scarpa comune figuriamoci per una destinata al lavoro che , oltre alla comodità, deve anche proteggere il piede! In base a quanto vengono usate e al tipo di mansione svolta, le scarpe da lavoro e i materiali che le compongono sono soggetti ad usura continua, seppur impercettibile!

Tutto ciò implica che la scarpa da lavoro debba essere sostituita all’occorrenza. Ma come capire quand’è il momento giusto di cambiare scarpe?

Scarpe antinfortunistiche: quando cambiarle

Una buona prassi sarebbe quella di sostituire le scarpe antinfortunistiche ogni 6 mesi circa (considerando un uso quotidiano). Anche se l’usura non è percepibile ad occhio nudo, in questo modo si sarebbe sufficientemente sicuri di “avere i piedi al sicuro”.

Ma per essere più precisi e scrupolosi, per capire quando cambiare le calzature, diventa fondamentale:

  1. controllare costantemente l’effettivo stato di usura della scarpa e
  2. attenersi alla data di scadenza della stessa indicata dal produttore/fornitore.

Scadenza scarpe antinfortunistiche

Le scarpe da lavoro non hanno una data di scadenza precisa. La loro durata infatti dipende da tantissimi fattori, e varia a seconda del tipo di rischio (chimico, fisico, biologico o elettrico ecc…) e del tipo di lavoro svolto.

Questo accade perché alcuni materiali con cui sono realizzate deperiscono, incidendo negativamente sulle proprietà stesse della calzatura. Ecco perché è importante controllare periodicamente lo stato delle scarpe antinfortunistiche, per verificare che siano ancora idonee a proteggere i nostri piedi.

 

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Tuttavia, incidono sulla conformità dei materiali anche specifiche condizioni d’uso o conservazione, la cui non osservanza produce come conseguenza un deperimento più rapido e quindi una durata inferiore.

Ad esempio l’EVA, materiale usato come materiale ammortizzante, per preservare le sue caratteristiche deve essere conservato a temperature comprese tra i 5 e i 25 gradi. Altrimenti il deperimento sarà accelerato. In altri casi (come avviene per i guanti dielettrici) la data di scadenza viene addirittura conteggiata a partire dall’apertura della confezione di vendita.

Va da sé che maggiore sarà il grado di rischio, inferiore sarà la durata della scarpa. Quindi da ciò si può intuire che ad esempio delle semplici calzature da lavoro avranno una scadenza più lunga rispetto a calzature di protezione o calzature di sicurezza.

 

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Controllare sempre le condizioni effettive della calzatura!

Nonostante la data di scadenza, potrebbe essere necessario cambiare le proprie scarpe professionali prima del tempo. Questo accade ad esempio se già è avvenuto un incidente e quindi la qualità protettiva cui era destinata si è esaurita.

Ma non è tutto! Anche in assenza di incidenti, bisogna comunque controllare sempre le condizioni della scarpa e verificarne personalmente l’integrità! E nel caso di difetti o usure che inficino la sicurezza della calzatura non sono ammesse riparazioni fai da te (la scarpa non sarebbe comunque più a norma di legge e non è detto che la riparazione sia efficace)!

A maggior ragione, se per indossare qualcosa di più confortevole della canonica calzatura in dotazione dall’azienda, abbiamo scelto delle scarpe antinfortunistiche comode diverse, dobbiamo controllare noi stessi la data di scadenza e accertarsi in primis dell’integrità della scarpa.

 

Leggi anche l’articolo “Scarpe antinfortunistiche: qual è il tuo tipo?”.

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