Conoscere i rischi nei luoghi di lavoro: pericoli e conseguenze del rischio elettrico

12 Maggio 2016
Conoscere i rischi nei luoghi di lavoro: pericoli e conseguenze del rischio elettrico

Come si potrebbe lavorare al giorno d’oggi senza elettricità? Illuminazione, PC, stampanti e macchinari vari… L’energia elettrica è indispensabile per moltissimi lavoratori. Allo stesso tempo però l’elettricità rappresenta anche uno dei più pericolosi rischi sul lavoro. Dall’impiegato d’ufficio al saldatore professionista, nessuno può considerarsi totalmente immune.

Dato che l’argomento in questione ha una portata piuttosto vasta, dedicheremo le prossime righe per conoscere il rischio elettrico, gli effetti sul corpo umano della corrente e gli elementi da tenere in considerazione per la valutazione dei rischi. Rimandiamo invece ai prossimi appuntamenti l’approfondimento sulle misure di prevenzione e protezione, ma soprattutto sui DPI contro il rischio elettrico.

Quando sussiste un rischio elettrico?

Il rischio elettrico è presente ovunque si utilizzino apparecchiature a corrente elettrica, dalle luci agli impianti industriali più complessi. Chiaramente non tutti i lavoratori sono a rischio allo stesso modo! Per ambiti come ad esempio i cantieri edili, gli ospedali o le imprese metalmeccaniche il pericolo è maggiore.

In altri casi ancora il grado di rischio elettrico aumenta non tanto a causa della fonte di elettricità utilizzata, ma per determinate condizioni di lavoro che ne accentuano la pericolosità (presenza di acqua, utilizzo di attrezzi metallici o in generale ogni contatto con materiali altamente conduttivi).

Gli effetti dell’elettricità sul corpo umano

Il corpo umano funziona attraverso impulsi. Il passaggio di corrente elettrica attraverso l’organismo comporta alterazioni negli impulsi fisiologici in questione. Gli effetti sul corpo saranno più o meno gravi a seconda dell’intensità della corrente, della sua frequenza e della durata di esposizione alla stessa.

Un primo effetto è la cosiddetta tetanizzazione, ovvero la contrazione involontaria dei muscoli. La tetanizzazione può provocare danni neurologici o andare a colpire il sistema respiratorio provocandone l’arresto. Ancora peggio è se la corrente raggiunge il cuore: in tal caso si incorre in fibrillazioni ventricolari e molto spesso nella morte.

A livello superficiale sono possibili anche ustioni e ipersensibilità nella zona di contatto.

Valutazione del rischio elettrico sul luogo di lavoro

Nell’effettuare la valutazione dei rischi, oltre agli effetti sul corpo umano appena accennati, sarà necessario considerare anche la possibilità che la conduzione elettrica dia luogo ad un incendio o ad un arco elettrico.

Si parla di arco elettrico a proposito di una scarica elettrica continua ad alta tensione tra due punti di conduzione. In questa situazione si crea un elevato calore che può provocare un’esplosione dell'aria rapidamente riscaldata, la vaporizzazione di metalli e l’emissione di raggi ultravioletti. Se sottoposti a questo fenomeno, le probabilità di subire ustioni o addirittura di morire sono elevate.

In base alle specifiche condizioni ambientali e di lavoro bisognerà anche tenere conto di altre eventualità, come ad esempio che lo spasmo provocato dalla scossa faccia cadere un operaio da un ponteggio.

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