UNI EN 795 Sistemi di Ancoraggio: cosa prevede la normativa

23 Giugno 2023
UNI EN 795 Sistemi di Ancoraggio: cosa prevede la normativa

La legge italiana prevede vi sia la sicurezza nei posti di lavoro, che sono esposti a rischio di caduta da alta quota. Tutto questo è stato disposto per la tutela dei lavoratori, attraverso una normativa che obbliga ad installare le Linee Vita in situazioni specifiche.

Una delle principali norme riguardanti le linee vita è la UNI EN 795, che stabilisce le regole per mettere in sicurezza i lavoratori quando lavorano in alta quota.

Scopriamo nel dettaglio cosa prevede la norma e quali sono i sistemi anticaduta UNI EN 795, obbligatori quando si svolgono lavori sui tetti ed impianti industriali, ma anche per installare un impianto fotovoltaico ed eseguire la manutenzione.

Cosa prevede la norma UNI EN 795

La norma riguardante la linea vita EN 795 stabilisce i requisiti, i metodi di prova, le istruzioni per l’uso e la marcatura dei dispositivi di ancoraggio progettati solo per utilizzarli con dispositivi di protezione individuale per impedire le cadute dall’alto.

Aggiornamento della norma UNI EN 795

La normativa UNI EN 795 va a specificare per ogni classe quali tipi di ancoraggio sono previsti e dove possono essere installati, per impedire ai lavoratori eventuali cadute dall’alto mentre effettuano degli interventi. Tuttavia, la versione della norma UNI EN 795 in vigore dal 4 dicembre del 2012 non prevede più la distinzione tra dispositivi di ancoraggio A1 e A2.

Inoltre, sparisce anche il termine classe e viene introdotto al posto di esso il termine “Tipo”. Dunque, quando si parla di ancoraggio UNI EN 795 Tipo A ci si riferisce a dispositivi di ancoraggio puntuali muniti di uno o più punti fissi per alloggiare il moschettone, senza indicare se si tratta di ancoraggi di classe A1 o di ancoraggi UNI EN 795 classe A2.

L’entrata in vigore nel 2012 della nuova versione della UNI EN 795, i dispositivi di ancoraggio puntuali UNI EN 795 classe A1-A2 vengono indicati semplicemente come dispositivi di ancoraggio puntuali UNI EN 795 Tipo A.

Il produttore ha l’obbligo di indicare nei documenti associati al prodotto le condizioni d’uso e specificare se un ancoraggio è indicato per funzionare solo su determinati supporti, o solo applicando carichi orientati in base ad una direzione specifica.

Ecco di seguito come vengono classificati i dispositivi di ancoraggio, conformi alla norma UNI EN 795:

  • Tipo A - punti fissi di ancoraggio;
  • Tipo B - ancoraggi temporanei;
  • Tipo C - linee vita flessibili;
  • Tipo D - linee vita rigide;
  • Tipo E - ancoraggi a corpo morto.

Tipi di ancoraggi anticaduta

Ancoraggi di Tipo A

Includono ancoraggi strutturali progettati per fissarli a superfici verticali, orizzontali e inclinate, come pareti, colonne, architravi, e per fissarli a tetti inclinati.

Ancoraggi di Tipo B

Si tratta di ancoraggi provvisori portatili e comprendono una vasta gamma di prodotti che consentono di risolvere qualsiasi necessità di ancoraggio mobile nelle situazioni che si possono venire a creare. Tutti i dispositivi di questa categoria hanno in comune il fatto che sono smontabili.

Ancoraggi di Tipo C - Linee Vita flessibili

In questa categoria rientrano dispositivi di ancoraggio, che usano linee di tal tipo flessibili orizzontali. Per rispettare la normativa è opportuno specificare che, quando si parla di linea orizzontale, il riferimento è ad una linea che dall’orizzontale devia per non oltre 15 gradi.

Ancoraggi di Tipo D - Linee Vita rigide

In questa tipologia rientrano dispositivi di ancoraggio che usano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali.

Ancoraggi di Tipo E - A corpo morto

Gli ancoraggi di Tipo E comprendono ancoraggi a corpo morto, da impiegare su superfici orizzontali. Per utilizzare ancoraggi a corpo morto è bene sapere che una superficie è ritenuta orizzontale se devia dall’orizzontale per non oltre 5 gradi.

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