Giro d'Italia in carrozzina per la sicurezza sul lavoro

28 Marzo 2016
Giro d'Italia in carrozzina per la sicurezza sul lavoro

Tra un mese esatto, il 28 aprile, sarà celebrata la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro. Una data importantissima, ricca di appuntamenti ed eventi organizzati in tante città d’Italia per ricordare come la cultura del benessere e della sicurezza siano fondamentali in tutti gli ambienti di lavoro per prevenire morti, infortuni e malattie professionali. Un argomento, quello della salute dei lavoratori, che sta a cuore a Bruno Galvani, ex presidente dell’Anmil. Tanto che, proprio il prossimo 28 aprile, partirà per un giro d’Italia in carrozzina per richiamare con maggior forza l’attenzione su queste tematiche.

4200 chilometri per smuovere le coscienze

Ben 4200 km, dei quali circa 2100 direttamente in sedia a rotelle, sulla quale è costretto da anni proprio per un incidente sul lavoro. Bruno Galvani, ex Presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, toccherà i luoghi simbolo delle tragedie sul lavoro. 51 giorni per 42 tappe, 42 città legate ad incidenti che hanno coinvolto molti lavoratori. “Un viaggio nel sentire comune e nella nostra coscienza” spiega Galvani in un’intervista, e continua: “Il sangue versato dai lavoratori non può essere dimenticato. Il sacrificio di queste persone deve essere un monito, deve far sì che il nostro Paese diventi più civile per ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro. Siamo consapevoli che purtroppo lavorare a rischio zero non è possibile, ma non possiamo contare ogni anno quasi 800 morti e circa 30 mila invalidità permanenti. Questo non lo accetteremo mai”.

Galvani non dimentica il problema delle malattie e delle morti legate all’amianto, un materiale che nel nostro Paese miete ogni anno 3500 vittime. Il tour è dedicato anche a questo tema.

2015 anno nero per le tragedie sui posti di lavoro

Galvani ha ricordato i dati del 2015, un anno nero per le tragedie sul posto di lavoro. “I dati Inal del 2015 ci dicono che purtroppo in Italia si torna a morire ancora con dei numeri preoccupanti. Ciò potrebbe anche dipendere dall’aumento delle ore di lavoro” spiega l’ex Presidente dell’Anmil “Troppo spesso quando le aziende sono in crisi, aspetti fondamentali come la sicurezza dei luoghi di lavoro vengono messi in secondo piano, addirittura anche dai lavoratori stessi. Quando la situazione è difficile si pensa a portare a casa subito quei pochi soldi, necessari per mantenere la famiglia, senza chiedere o pretendere i propri diritti fondamentali”. Continua Galvani “Credo che questo sia l’emblema del fatto che la nostra società sta retrocedendo per quanto riguarda i diritti in generale, in particolare i diritti dei lavoratori”.

Creare la cultura della sicurezza e del rispetto delle regole

In questo lungo giro Galvani incontrerà non solo le istituzioni e i parenti delle vittime, ma anche i ragazzi delle scuole. “Oggi manca la cultura della sicurezza. Per questo Anmil partecipa spesso e molto volentieri agli incontri con gli studenti, perché è proprio dai giovani che si crea una nuova coscienza” spiega Galvani. L’Italia è un Paese con tante norme e quelle che riguardano la sicurezza nei luoghi di lavoro sono state anche rafforzate negli ultimi anni. Il problema quindi non è la mancanza di leggi, ma la fatica che si fa a trasformare la norma in qualcosa di tangibile e renderla effettiva negli ambienti lavorativi. Purtroppo in Italia manca ancora la cultura del rispetto delle regole. Speriamo che iniziative come quelle di Galvani servano veramente a far nascere questa cultura e smuovere le coscienze di tutti.

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