Cassette pronto soccorso: cosa devono contenere obbligatoriamente?

9 Febbraio 2018
Cassette pronto soccorso: cosa devono contenere obbligatoriamente?

La sicurezza sul luogo di lavoro è un aspetto fondamentale di ogni realtà professionale, tanto che solitamente è prevista una regolamentazione che stabilisce con esattezza tutti gli aspetti da tenere in considerazione per tutelare la salute dei dipendenti e del titolare dell’azienda. Queste regole interessano anche il contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso che obbligatoriamente deve essere presente sul posto di lavoro.

Contenuto cassetta pronto soccorso: classificazione delle aziende

L’articolo 45 del D.lgs. 81/08, rifacendosi al decreto 388 del 2003, divide le aziende in gruppi diversi (A e B) sulla base dell’attività svolta, del numero di persone impiegate e dei fattori di rischio che possono interessare i lavoratori.

  • Aziende del Gruppo A: vi rientrano centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari, estrazioni di minerali, lavori sotterranei, fabbriche di esplosivi, polveri e munizioni oppure tutte quelle aziende con oltre 5 lavoratori.
  • Aziende del Gruppo B: tutte le aziende con 3 o più lavoratori che non rientrano nella ripartizione precedente.

Entrambe le tipologie di aziende devono garantire un contenuto minimo nelle proprie cassette di pronto soccorso. Le stesse devono essere posizionate in un luogo che sia facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e ben visibile a chiunque.

Contenuto cassetta pronto soccorso aziendale secondo la legge

Innanzitutto le cassette sono estremamente riconoscibili. Sono realizzate in plastica arancione e sono provviste di maniglia per consentire un trasporto pratico ed agevole in ogni circostanza. Le cassette per pronto soccorso standard poi, devono includere i seguenti elementi basilari per prestare le prime cure in caso di emergenza:

  • un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio per disinfettare;
  • cotone idrofilo utile per fasciature con stecche e bende o come materiale assorbente;
  • una confezione di cerotti di varie misure;
  • un paio di forbici:
  • 2 compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole;
  • 2 sacchetti di ghiaccio secco per contusioni, punture d’insetto o distorsioni;
  • 2 pinzette sterili e monouso per effettuare medicazioni o rimuovere corpi estranei;
  • 2 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari;
  • Due rotoli di cerotto alto 2,5 cm per medicazioni su aree estese;
  • 3 lacci emostatici per fermare il flusso sanguigno;
  • 3 flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) per il lavaggio delle ferite;
  • 5 paia di guanti sterili monouso;
  • 10 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole;
  • le istruzioni su come usare i presidi appena elencati e su come prestare i primi soccorsi.

Le aziende del Gruppo A, ovvero quelle più a rischio, necessitano inoltre che nella cassetta di pronto soccorso vi sia in aggiunta:

  • una visiera paraschizzi;
  • teli sterili monouso;
  • una confezione di rete elastica di misura media;
  • un termometro;
  • un apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.

Cassetta pronto soccorso: altri adempimenti aziendali

In caso di incidente anche una minima dotazione può salvare la vita al lavoratore o comunque aiutare a tutelare la sua salute limitando le complicazioni.

È doveroso precisare poi che nel caso in cui la cassetta di pronto soccorso non fosse presente in azienda, il datore di lavoro, oltre a mettere a rischio la salute dei suoi dipendenti, potrebbe andare incontro ad importanti sanzioni.

Per il corretto utilizzo dei vari presidi (in caso di occorrenza) l’azienda dovrebbe nominare un dipendente come addetto al primo soccorso e formarlo adeguatamente sulle azioni da svolgere in caso di bisogno.

 

Leggi anche “Corsi di formazione e aggiornamento per addetti al primo soccorso nelle aziende” dal nostro Blog.

 

Cassetta pronto soccorso aziendale: sostituzione dei presidi

Nel caso in cui un presidio venisse a mancare, in quanto precedentemente utilizzato, usurato o addirittura scaduto, è fondamentale provvedere alla sostituzione del medesimo. Solitamente per elementi solidi come i cerotti è prevista una data di scadenza di 5 anni. Per le sostanze liquide invece il periodo di utilizzo utile scende a 2 o 3 anni.

 

A proposito di primo soccorso, leggi dal Blog “Defibrillatore obbligatorio nelle aziende sì o no? Cosa dice la legge?

 

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