Infortunio sul lavoro: cos'è e cosa bisogna fare se accade?

Infortunio sul lavoro e malattia professionale sono le conseguenze negative derivanti da una mancata o non corretta applicazione delle norme di legge atte a garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sebbene la cosa migliore sia sempre quella di rispettare tutte le misure di sicurezza richieste, purtroppo, a volte, gli incidenti capitano e quindi è indispensabile sapere come muoversi una volta accaduti. Qui ci soffermeremo proprio sugli infortuni sul lavoro.

Infortunio sul lavoro e differenza con le malattie professionali

Ogni evento traumatico avvenuto per causa fortuita, violenta ed esterna sul posto di lavoro (o in occasione di lavoro), che comporti l’inidoneità psico-fisica (per più di tre giorni) necessaria per svolgere l'attività lavorativa può essere considerato infortunio sul lavoro: è il caso ad esempio della caduta di un operario da un ponteggio, o di un'ustione subita a causa del mancato utilizzo dei DPI richiesti.

Si distingue dalla malattia professionale in quanto la lesione alla salute che consegue in questo secondo caso è dovuta alla lunga esposizione ad un fattore di rischio al quale il lavoratore è sottoposto nello svolgimento dell’attività lavorativa: pensiamo ad esempio ai problemi alla vista causati dal continuo uso di PC oppure, incasi più gravi, ad un tumore dovuto a prolungate esalazioni tossiche.

Infortunio in itinere

Possono essere considerati infortuni non solo quelli che avvengo necessariamente in azienda o in cantiere. Il cosiddetto infortunio in itinere, infatti, sussiste qualora l’evento dannoso avvenga durante il tragitto tra casa e luogo di lavoro. Affinché si possa configurare un infortunio in itinere è necessario considerare il tragitto più breve tra abitazione e lavoro (eventuali deviazioni non sono considerate se non necessarie per obblighi penalmente rilevanti, per cause di forza maggiore, o esigenze improrogabili) e preferibilmente con l’ausilio di mezzi pubblici (salvo che ciò non penalizzi la puntualità o altre esigenze di vita famigliare).

Assicurazione contro gli infortuni

Ai sensi del D.P.R. 1124/1965 viene imposta un’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro che permette di beneficiare delle prestazioni sanitarie richieste e di un indennizzo proporzionato all’entità del danno. Requisiti  fondamentali per poterne beneficiare sono:

- un nesso causa-effetto tra l’evento dannoso che ha comportato la lesione e lo svolgimento delle mansioni richieste;

- un’inabilità al lavoro protratta per più di tre giorni.

Cosa bisogna fare in caso di infortunio sul lavoro?

Se, nonostante le precauzioni, si verifica un incidente, il dipendente deve avvertire il datore di lavoro (specificando eventualmente anche le cause dell’incidente) e se necessario recarsi o farsi accompagnare in Pronto Soccorso. In base alla prognosi, se il medico curante segnala più di tre giorni di astensione, al datore di lavoro deve essere consegnata una copia del certificato medico che gli sarà utile per effettuare la denuncia di infortunio all’INAIL (entro due giorni dal ricevimento).

Seguirà una visita medica presso un ambulatorio INAIL (almeno due o tre giorni prima della scadenza della prognosi). In questa sede verrà rilasciato un cartellino per un eventuale successiva visita e un certificato da consegnare al datore di lavoro. A riabilitazione completa, l’INAIL provvederà a consegnare un certificato da presentare in azienda per riprendere le attività lavorative.

La procedura sarà la stessa anche per i lavoratori autonomi, con la sola differenza che dovranno loro stessi provvedere alla denuncia all’INAIL.