Il Piano Operativo di Sicurezza nei cantieri

19 Febbraio 2016
Il Piano Operativo di Sicurezza nei cantieri

Quella di mettere in sicurezza un cantiere è una cosa abbastanza complessa visto i numerosi e possibili rischi, nonché il fatto che coinvolge una pluralità di persone. Ecco perché l’incolumità dei lavoratori deve essere al primo posto sin dalla fase di progettazione dei lavori in un cantiere, ed ecco anche perché con questo articolo vogliamo soffermarci sull’importanza del Piano Operativo di Sicurezza (POS) fornendo spunti tecnici e normativi utili per capire quando e come va redatto.

Cos’è il POS?

Il POS è un documento redatto dal datore di lavoro che deve contenere tutte le informazioni relative al cantiere nel quale l’azienda andrà ad operare, compresi la valutazione dei rischi cui saranno sottoposti i lavoratori, le misure di prevenzione e protezione che verranno adottate per contrastare i suddetti rischi e anche macchinari, attrezzature, materiali e dispositivi utilizzati per il lavoro. La sua obbligatorietà è prevista dall’art. 17 del Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D.lgs 81/2008).

Chi e quando deve redigere il POS?

Qualunque opera che andrà realizzata in un cantiere temporaneo o mobile obbliga l’impresa a predisporre il POS. In caso di subappalto tale obbligo ricadrà in capo ad ogni impresa che entrerà nel cantiere per partecipare ai lavori. In questo secondo caso poi si renderà obbligatoria anche la presentazione di un Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) col quale verranno definite le competenze di ogni impresa partecipante ai lavori (il POS va ad integrare il PSC).

Come già anticipato prima il Piano Operativo di Sicurezza deve essere redatto dal datore di lavoro in quanto, sempre in base all’art. 17 del Testo unico, rientra tra gli obblighi inderogabili dello stesso.

 

Quali informazioni deve contenere il POS?

Sono parecchie le informazioni che vanno a delineare il contenuto del POS. Per un’informazione dettagliata vi invitiamo a prendere visione dell’Allegato XV al Testo unico. In questa sede invece ci limiteremo a sintetizzare le informazioni di massima che il POS deve riportare:

- i dati identificativi dell’impresa esecutrice, del datore di lavoro, degli addetti alle misure di emergenza, del medico competente (se previsto), del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del capocantiere nonché numero e qualifiche professionali dei dipendenti;

- le specifiche mansioni inerenti la sicurezza e i soggetti cui sono attribuite;

- la descrizione delle attività di cantiere e del come sono organizzate;

- l’elenco di macchinari e attrezzature utilizzate per i lavori;

- l’elenco di eventuali materiali pericolosi utilizzati;

- l’esito del rapporto di valutazione del rumore;

- l’individuazione delle misure preventive e protettive e l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori;

- la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori.

Va poi ricordato che il Decreto interministeriale del 9 settembre 2014 contiene modelli semplificati utili per la corretta redazione del Piano Operativo di Sicurezza.

Vai all'articolo successivo:Ponteggi fissi in facciata: adempimenti e normative
Commenti:
0
Commenta
  • * Nome
  • * E-mail
  • * Commento
Questo sito è protetto da Google reCAPTCHA, Privacy Policy e Terms of Service di Google.

Iscriviti alla Newsletter ed ottieni 3% di Sconto!

Subito per te un Coupon da utilizzare sul Tuo Acquisto!

Iscriviti subito×
Torna su