Lavori vicino linee elettriche aeree: rischi e normative

21 Febbraio 2020
Lavori vicino linee elettriche aeree: rischi e normative

Quando si effettuano lavori vicino linee elettriche c'è sempre il rischio di incidenti, talvolta anche mortali, causati dal contatto accidentale con i conduttori in tensione. Per rispettare la distanza di sicurezza linee elettriche aeree bisogna innanzitutto identificarle in termini di voltaggio, con valutazione della distanza dei conduttori.

Distanze gru da linee elettriche

La prima cosa da fare è contattare l'Enel per identificare le caratteristiche della linea, e quindi individuare quali attività possono essere effettuate senza pericolo al di sotto delle linee. Secondo la normativa la distanza sicurezza linea elettrica (DA9) si può calcolare attraverso questa tabella:

Tensione nominale Un

(KV)

Distanze di sicurezza DA9

(m)

U≤ 1 3
1 < Un ≤  30 3,5
30 < Un ≤  132 5
132 < U 7

Quando si lavora in vicinanza di linee attiva bisogna rispettare almeno una delle seguenti precauzioni:

  • mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori;
  • posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive;
  • tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza.

Per il terzo punto le distanze da linee elettriche devono essere tali che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti.

La nuova edizione della norma CEI 11-27 (IV edizione – 2014) al punto 6.4.4 e la norma EN 50110-1:2013 sono gli ultimi riferimenti validi relativa ai lavori elettrici ha fornito le disposizioni normative integrative:

  • ZONA DI LAVORO SOTTO TENSIONE (DL) (definizione 3.3.2 della CEI 11-27): Spazio, delimitato dalla distanza DL, intorno alle parti attive nel quale non è assicurato il livello di isolamento atto a prevenire il pericolo elettrico.
  • ZONA PROSSIMA (Dv) (definizione 3.3.3 della CEI 11-27): Spazio esterno alla zona di lavoro sotto tensione delimitato dalla distanza DV.
  • ZONA DI LAVORO NON ELETTRICO (DA9) (definizione 3.3.4 della CEI 11-27): Spazio esterno alla zona prossima delimitato dalla distanza DA9.

Il punto 6.4.4 della Norma CEI 11-27 permette di derogare al limite DA9 se i lavori compresi tra DV e DA9 sono svolti:

  1. soltanto da PES (persona esperta in ambito elettrico) o PAV (persona avvertita in ambito elettrico). Come misura di sicurezza occorre adottare una procedura per evitare di invadere la zona interna a DV e non è necessario compilare piani di lavoro, di intervento, ecc.;
  2. anche da PEC (persona comune, che non è esperta né avvertita). Come misura di sicurezza una PES svolge azione di supervisione o sorveglianza (la sorveglianza può essere svolta anche da PAV) e non è necessario compilare piani di lavoro, di intervento, ecc.;
  3. soltanto da PEC. Se l’attività comporta mezzi/attrezzi il cui uso dà luogo al pericolo dovuto soltanto all’altezza da terra nei confronti di una linea elettrica sovrastante, come misura di sicurezza è sufficiente fare in modo che l’altezza da terra di tali mezzi/attrezzi (compresa quella di una persona e degli attrezzi/mezzi da lei maneggiati) non superi:
    • 4,00 m se la linea è in BT o MT (≤35 kV);
    • 3,00 m se la linea è in AT (>35 kV).

Nel caso si superino tali altezze o si debbano eseguire lavori in cui il pericolo non è dovuto soltanto all’altezza da terra nei confronti della linea elettrica sovrastante, come nel caso di lavori con gru e linee elettriche, macchine con bracci, sistemi di elevazione o simili, bisogna predisporre un documento di valutazione delle distanze e delle altre condizioni di sicurezza. Questo documento deve essere redatto per conto del datore di lavoro da una persona competente di sua fiducia o ad una PES o ad un professionista esperto nell’applicazione della CEI 11-27.

L’altezza della linea rispetto a terra è quella progettata e attuata in fase di costruzione, ma nel caso di riporti successivi di terreno, accumuli di raccolto o altro, le altezze effettive potrebbero essere variate. Per questo è sempre meglio farle valutare da un esperto. Nei cantieri si deve considerare anche l’art. 117 del Testo Unico e valutare se, mantenendo un sufficiente margine di sicurezza, sia possibile tenere in permanenza persone, mezzi, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi e altre attrezzature a distanza DV, anche nelle condizioni più sfavorevoli.

Nel caso ci sia pericolo di interferenza gru linee elettriche occorre impedire l’accesso alla zona prossima, oppure far mettere fuori tensione e in sicurezza la linea elettrica accordandosi con il gestore. Nel cantiere si deve conservare la documentazione relativa ai provvedimenti attuati tra quelli sopra descritti. La EN 50110-1 raccomanda che il sufficiente margine di sicurezza richiesto sia valutato tenendo conto dei possibili movimenti dei conduttori (per temperatura o eventi atmosferici), del tipo dei mezzi e degli operatori (PEC) impiegati nei cantieri.

Quando l’attività di cantiere prevede l’utilizzo di mezzi o attrezzi il cui uso comporta pericoli dovuti soltanto all’altezza da terra, nei confronti di una linea elettrica sovrastante, è sufficiente fare in modo che l’altezza da terra, compresa quella di una persona e degli attrezzi o mezzi da lei maneggiati, non superi i valori di 4 m per linea BT o MT e 3 m per linea AT nel qual caso non è necessario predisporre documentazione.

Vai all'articolo precedente:Linea vita provvisoria: normativa e installazione
Vai all'articolo successivo:Dpi terza categoria: quali sono, normativa e obbligo
Commenti:
0
Commenta
  • * Nome
  • * E-mail
  • * Commento
Questo sito è protetto da Google reCAPTCHA, Privacy Policy e Terms of Service di Google.

Iscriviti alla Newsletter ed ottieni 3% di Sconto!

Subito per te un Coupon da utilizzare sul Tuo Acquisto!

Iscriviti subito×
Torna su