Scadenza estintori: cosa fare e come smaltirli

5 Ottobre 2018
Scadenza estintori: cosa fare e come smaltirli

Lo smaltimento estintori scaduti è una questione che riguarda uffici e aziende italiane e va affrontato rispettando le normative che regolano questa materia quanto mai attuale.

La normativa 46 del Decreto Legislativo 81 del 2008 prevede che nei luoghi di lavoro siano adottate misure idonee per prevenire gli incendi e salvaguardare l’incolumità dei dipendenti.

Proprio per rispettare questa normativa è obbligatoria la presenza di uno o più estintori portatili in ogni ufficio o luogo di lavoro. Gli estintori devono essere distribuiti in modo uniforme e nei pressi delle uscite, posizionati in luogo visibile, facilmente accessibile e segnalati in modo adeguato.

Anche gli estintori hanno una scadenza e per smaltirli in modo corretto è necessario conoscere e attenersi alle regole, per evitare di incorrere in sanzioni. Ecco cosa fare quando scadono gli estintori e come provvedere al loro smaltimento.

Estintori scaduti: sanzioni

Bisogna sapere che quando gli estintori scadono le sanzioni sono piuttosto pesanti e quindi, per evitarle, è necessario controllare la scadenza degli estintori.

Tuttavia, gli estintori quando scadono devono essere smaltiti secondo un procedimento ben preciso, previsto dalle normative italiane in materia di rifiuti.

Gli estintori scaduti o non funzionanti infatti devono essere smaltiti correttamente, perché al loro interno si possono trovare delle sostanze tossiche, dannose sia per la salute dell’uomo che per l’ambiente.

Per questo bisogna affidarsi a ditte specializzate che effettuano un servizio apposito per lo smaltimento degli estintori.

Estintori scaduti: cosa fare

Il servizio di aziende specializzate nello smaltimento estintori ti esonera da qualunque responsabilità e ti consente di gestire tutto senza pensieri.

Sono loro a provvedere al ritiro di questi rifiuti speciali che poi verranno disassemblati in modo tale che ogni componente possa essere avviato al riciclo.

Le aziende che si occupano di smaltimento estintori eseguono ogni fase dell’operazione nel pieno rispetto delle normative della Comunità Europea e dell’ambiente.

Per poter smaltire alla scadenza estintori a polvere e provvedere a smaltire sempre alla scadenza estintori co2 devi obbligatoriamente attribuire al prodotto un codice CER, che classifica le varie tipologie di spazzatura secondo le direttive imposte dalla CEE.

I codici CER si dividono in non pericolosi e pericolosi. Per quanto riguarda gli estintori, i codici CER attribuibili sono i seguenti:

  • Estintori a polvere portatili e carrellati (Codice CER 160505)
  • Estintori a schiuma (schiumogeni sintetici e proteinici) derivanti da impianti di spegnimento (Codice CER 160505)
  • Estintori a Co2 (anidride carbonica o biossido di carbonio/diossido di carbonio) portatili e carrellati (Codice CER160505)
  • Estintori ad Halon e bombole derivanti da impianti di spegnimento automatico (Codice CER 160504*)
  • Polvere estinguente (solitamente stoccate in Big Bag da 1000 Kg - Codice CER 160509)
  • Manichette e lance di qualsiasi tipo (CER 150106)

Cosa Fare per lo smaltimento estintori

Una volta attribuito il codice CER, tocca dunque alla ditta specializzata gestire al meglio tutta la procedura. Nel caso di un estintore portatile, sulla base del D.M. 20/12/82, questo non può essere utilizzato dopo il diciottesimo anno di età. Spetta all'azienda manutentrice stabilire che l'estintore è fuori norma, invitando il proprietario a disfarsene poiché il dispositivo non può essere più utilizzato.

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Commenti:
2
    Iki
    13/08/2021 13:46
    Buongiorno, per la mia casetta ho acquistato da un privato 3 estintori da 6 kg. cadauno.
    Lui aveva chiuso l'attività della propria palestra.
    Mi aveva garantito che l'ultimo collaudo/carica delle bombole è stata fatta nel 2019 da un'azienda specializzata.
    Tornando a casa ho notato che la data di produzione/vendita di queste risalgono al 2004 per una e 2007 per le altre due.
    Secondo voi sono tuttora valide?
    Andrea
    12/04/2023 10:35
    Bisogna capire cosa è stato fatto.
    Partiamo dai punti saldi:

    Se sono a polvere, la scadenza della revisione è nell'anno 2022 (sempre che sia stata fatta nel 2019)

    Il collaudo andrà fatto il 2028 (per quello prodotto nel 2004 a patto che sia stato fatto nel 2016)
    Nel 2031 quello prodotto nel 2007 (sempre che sia stato collaudato nel 2019).

    Può verificare la sostituzione delle valvole, perché è presente la data di produzione. Se sono rispettivamente 2004/2007 le valvole non sono state sostituite.


    Tutti e due con la sostituzione della valvola.
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