Respirare polvere di ferro: i rischi e come proteggersi

21 Dicembre 2018
Respirare polvere di ferro: i rischi e come proteggersi

La polvere di ferro fa male e lo si sa da tempo, sin da quando gli operai che lavoravano nelle miniere di carbone accusavano problemi alla respirazione. Respirare polvere di ferro infatti, è pericoloso e sono numerosi i rischi che si corrono esercitando una serie di attività in cui inevitabilmente si produce questo tipo di polvere. 

Anche l’avanzare della tecnologia ha portato altri modi di produrre polvere di ferro e ad oggi il pericolo maggiore deriva più che altro da una costante inalazione della polvere di ferro. Scopriamo quali sono i danni da polvere di ferro e i rischi che si possono correre da una lunga esposizione ad essa.

Polvere di ferro: rischi

Come già detto, a rendere estremamente pericolosa la polvere di ferro è la lunga esposizione ad essa, che mette a rischio la salute e causa l’insorgenza di alcune patologie come la pneumoconiosi benigna, un’affezione ai polmoni provocata appunto dall'inalazione di polvere.

Inalare polvere di ferro in maniera costante può creare problemi di respirazione e irritazione alle mucose. I soggetti che sono esposti maggiormente al rischio di respirare costantemente polvere di ferro sono gli operai dei reparti metalmeccanici o i lavoratori addetti alle saldature.

Inoltre, vi sono laboratori chimici che utilizzano grandi quantità di composti del ferro e dove si può correre il rischio di un’intossicazione da polvere di ferro. Questo può avvenire proprio a causa della esposizione continua al minerale che infiamma le mucose e provoca intossicazione. Le particelle piccolissime vengono inalate durante la respirazione fino a causare, se non si dispone di adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie, un’ingestione di polvere di ferro tale da compromettere l'apparato respiratorio e dare origine a conseguenze anche più gravi.

Respirare polvere di ferro: conseguenze

Respirare polvere di ferro ha conseguenze gravi, ma in genere non tali da causare decessi. Infatti, le particelle che si depositano nei polmoni sono minime e difficilmente danno origine a malattie polmonari. Tuttavia, l’allergia alla polvere di ferro può avere come conseguenza l’insorgere di asma, rinite, pneumopatie, eczemi, spesso difficili da combattere. Inoltre, anche le conseguenze di polvere di ferro nell'occhio possono essere gravi e per questo è indispensabile utilizzare dpi specifici che proteggano da ogni rischio, come ad esempio adeguati occhiali da lavoro.

I dpi devono rispondere al tipo di lavoro che viene svolto. Ad esempio, per assicurare al lavoratore la massima sicurezza sono sufficienti delle semimaschere filtranti oppure delle maschere a pieno facciale, che proteggono non solo naso e bocca, ma anche gli occhi da ogni pericolo. I moderni respiratori sono leggeri e compatti e sono adatti per essere utilizzati quando si lavora a stretto contatto con la polvere di ferro.

Inoltre, assicurano massima libertà di movimento e proteggono con efficacia dalle polveri prodotte dalla lavorazione del ferro e dell'acciaio. Ideali sono gli innovativi elettrorespiratori, dpi studiati per essere indossati comodamente, dato che non impediscono la libertà nei movimenti e permettono una perfetta respirazione.

Se il posto di lavoro è molto ristretto, sarà doveroso dotarsi anche di un ventilatore per spazi confinati, in modo da portare via le polveri e garantire al tempo stesso un ricircolo di aria pulita.

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