Il defibrillatore DAE e... Marco, il nostro eroe!

A ROVIGO, il 10 settembre dello scorso anno, un ragazzo di 26 anni ha avuto un arresto cardiaco al Circolo Tennis. In gergo medico si dice Morte Cardiaca Improvvisa.. e a me fa davvero impressione. Significa che non respirava più e il suo cuore non batteva più.

Per sua fortuna il Circolo possedeva un defibrillatore DAE e Marco, accorso in suo aiuto, l’ha usato su di lui per la primissima volta, rianimandolo e salvandogli così la vita.

Sì, hai capito bene, l’ha usato per la primissima volta.

Infatti la cosa sensazionale di questi Defibrillatori Semiautomatici Esterni (DAE) è che sono davvero semplici da utilizzare. Tu devi solo accenderlo e seguire le istruzioni che il dispositivo fornisce per mezzo di un altoparlante.

Per prima cosa ti dirà esattamente come eseguire la rianimazione cardiopolmonare (RCP). Ti farà applicare gli elettrodi, grazie ai quali, in modo del tutto automatico, eseguirà l’analisi del ritmo cardiaco del paziente e deciderà se farti erogare la scarica di shock  o meno (regolandone sempre autonomamente l’intensità e invitando tutti i presenti ad allontanarsi) per poi proseguire con la RCP. Dopo 2 minuti procederà nuovamente con l’analisi del ritmo e così via fino all’arrivo dei soccorritori o alla ripresa del paziente.

Il defibrillatore DAE è dotato anche di una “scatola nera” interna che registra tutti i rumori ambientali nonché l’elettrocardiogramma rilevato.              

È per questo motivo che può essere usato da chiunque! Devi solo ottenere un attestato di autorizzazione, che viene rilasciato dopo appositi corsi base della durata di appena 4 ore.

È equipaggiato, oltre che con i suoi elettrodi, con un kit di rasatura, nel caso ci si trovi a dover radere il petto al paziente per procedere all’applicazione delle placche, che devono aderire perfettamente, una al di sotto della clavicola destra e la seconda nell’area sottoascellare sinistra. Alcuni DAE sono dotati anche di elettrodi pediatrici, dimensionati per l’utilizzo sui bambini.

È stato ormai chiarito che la defibrillazione precoce, quella che avviene nei primi 7 minuti dall’arresto cardiaco (quindi prima che possano arrivare i soccorsi), è FONDAMENTALE per aumentare le probabilità di sopravvivenza e limitare i danni. E i dati ci dicono che, solo in Italia, si verificano circa 73.000 arresti cardiaci all’anno, ovviamente per lo più in luoghi pubblici durante le normali attività.

Ecco perché adesso esiste l’OBBLIGO di dotarsi di questi dispositivi per TUTTE le società sportive, ad esclusione di quelle dilettantistiche a ridotto impegno cardiocircolatorio. Il DAE deve essere presente anche nelle ambulanze, nelle strutture socio-sanitarie e negli studi medici e dentistici, presso le stazioni di Polizia e di tutte le forze dell'ordine. La presenza del DAE è suggerita anche nei centri commerciali, nelle palestre e in tutti gli istituti scolastici.

La normativa consente di condividere un DAE fra più società che usufruiscono dello stesso impianto sportivo, ma comunque, in ogni momento, deve essere presente personale formato per il primo soccorso e il dispositivo deve essere sempre perfettamente funzionante, facilmente accessibile e adeguatamente segnalato.

È INCREDIBILE quello che tutti noi potremmo fare con questa attrezzatura! Di un valore e un’importanza tali, ma concentrate in un dispositivo di dimensioni davvero irrisorie. Niente inquietanti valigione bianche piene di bottoni e lucette... ma una specie di notebook un po’ paffutello, che però ti salva davvero la vita. Più facile di così!

Diffondiamo il più possibile queste informazioni, perché oggi un primo soccorso efficace può essere ad opera di tutti, basta veramente poco. Chiunque può salvare una vita, chiunque può essere salvato. E ognuno di noi può essere l’eroe.