I guanti da lavoro, quali sono e perché usarli?

4 Gennaio 2016
I guanti da lavoro, quali sono e perché usarli?

Diamo i numeri! Le statistiche Inail ci avvertono: il 35,6% degli infortuni riguardano le MANI…

Le mani sono i nostri “strumenti” più validi e proprio per questo i più esposti ai rischi. Non possiamo non parlare quindi dei guanti da lavoro. E non possiamo certo indossare un guanto qualunque. Fra i molti modelli a disposizione, cerchiamo di capire qual è quello giusto per noi.

Innanzitutto, dobbiamo sapere che i guanti da lavoro sono una delle attrezzatture cosiddette D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale), cioè quella speciale categoria di abbigliamento che il lavoratore indossa per proteggersi da rischi che non possono essere del tutto evitati. L’uso di questa attrezzatura è disciplinato dal D.Lgs 81/2008.

I guanti sono fatti di diversi materiali in base al tipo di protezione che devono garantire. Ma devono anche essere confortevoli, lasciar traspirare la pelle e consentire al lavoratore una buona manualità. Non saranno quindi troppo aderenti, ad eccezione dei guanti in lattice (o latex-free per i soggetti allergici) studiati proprio per costituire una seconda pelle in tutte quelle attività in cui è d’obbligo un’ottima sensibilità tattile (ad esempio le attività sanitarie).

Ma il must che accomuna tutti i guanti è che devono essere facili da indossare. Saranno così i nostri più fidati compagni di lavoro!

Esistono anche altre forme di protezione dei cosiddetti arti superiori, che non sono propriamente “guanti” come tutti noi li conosciamo. Parliamo di:

- guanti a sacco e manopole;

- ditali;

- manicotti (che coprono dal palmo della mano o dal polso e fino al gomito compreso);

- fasce di protezione dei polsi;

- guanti a mezze dita.

Quali sono i guanti da lavoro più adatti?

Per capire quali guanti ci servono, dobbiamo sapere quali sono le caratteristiche tecniche che soddisfano il nostro bisogno di protezione.

Con cosa abbiamo a che fare ogni giorno?

- Rischi meccanici richiedono guanti robusti e resistenti anche a tagli, vibrazioni, graffi, abrasioni, ecc..

- Nell’uso di agenti chimici e batterici veniamo protetti da guanti lunghi fino agli avambracci, dove si chiuderanno ermeticamente.

A ogni tipo di occupazione corrisponderà un diverso tipo di guanto, resistente alla specifica sostanza che trattiamo. Questa protezione deve essere sostituita periodicamente (anche se a prima vista non presenta difetti), perché TUTTI i guanti, col tempo, perdono la loro impermeabilità ai solventi!

Ricorda che...

- Con guanti termici affrontiamo le basse o alte temperature.

- Gli attrezzi affilati vanno fronteggiati possibilmente con guanti antitaglio in maglia d’acciaio.

- Se hai a che fare con l’alta tensione, procurati invece guanti isolanti in lattice di gomma con indicazione della tensione massima sopportabile (fino a 30.000 V!). Questi guanti, rispetto agli altri, hanno la particolarità di dover essere costituiti da un solo pezzo senza cuciture e con un unico e costante spessore su tutta la superficie.

- Per le contaminazioni radioattive si richiedono guanti impermeabili e che superino le prove di penetrazione previste dalla norma (ad esempio per le radiazioni ionizzanti il guanto deve contenere una specifica quantità di piombo).

Non temere, non dovrai riconoscerli a vista! Sulla scheda tecnica che accompagna ogni paio di guanti che acquisti troverai tutte le informazioni necessarie, cioè, oltre a marca e taglia, le norme specifiche che esso soddisfa e i pittogrammi corrispondenti (hai presente quei disegnini che convenzionalmente annunciano un immane pericolo? Ecco, quelli.)

Bene, ora fai attenzione alla giusta misura per la tua mano, perché un guanto troppo piccolo oppure troppo grande non sarà solo scomodo, ma anche molto pericoloso. Le taglie vanno dalla 6 (la più piccola) alla 11. La mano media di un uomo veste di solito il n. 9 che corrisponde a una circonferenza del palmo di 229 mm e a una lunghezza, dal polso alla punta del dito medio, di 192 mm (è proprio vero, abbiamo controllato!).

Eccoci qua, cos’altro dire: ricorda di verificare SEMPRE lo stato dei tuoi guanti prima di ogni uso e di pulirli e conservarli nel modo corretto. Non sottovalutare MAI il deperimento di un guanto da lavoro liso, strappato o bucato!

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