Gas tossici nei luoghi di lavoro: elenco e normativa

Se nei luoghi di lavoro vengono emanati gas tossici, quindi potenzialmente pericolosi per l’uomo e per l’ambiente, il datore di lavoro ha l'obbligo di adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori e del luogo dove si svolgono tali attività.

Ma quali sono i gas tossici che possono svilupparsi nei luoghi di lavoro e cosa sono nello specifico? Esiste una normativa che regola i gas tossici ed anche un elenco individuato dal regio decreto.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede.

Cosa sono i gas tossici

Nel Regio Decreto numero 147 del 1927, i gas tossici vengono definiti come sostanze che si trovano allo stato gassoso, o che per essere utilizzate devono presentarsi allo stato gassoso o aeriforme. Queste sostanze sono considerate pericolose, in quanto possono ledere la sicurezza e l’incolumità pubblica, oltre che arrecare danni all’ambiente.

Utilizzati in diversi settori e per diversi scopi, i gas tossici vengono impiegati anche come conservanti per vino, alimenti, battericidi, disinfettanti ed infine per produrre e sintetizzare altri composti chimici, oppure ancora nell’industria siderurgica per il decappaggio.

Tenendo conto degli effetti nocivi che i gas tossici possono avere sull’ambiente e sulle persone, è necessario avere una conoscenza molto vasta riguardo le modalità corrette di gestione e uso degli stessi.

Gas tossici normativa

Il regolamento sui gas tossici n. 147 del 09/01/1927 e il successivo Decreto Ministeriale del 09 maggio del 1927 costituisce ancora oggi la norma di riferimento.

Il regolamento prevede:

• Autorizzazione per l’uso dei gas tossici, per custodirli e conservarli in magazzini o depositi;
• Licenza per trasportare gas tossici;
• Abilitazione all’uso di gas tossici per coloro che lavorano per enti pubblici e privati e che li utilizzano nei vari processi di produzione;
• Licenza per impiegare dei gas tossici in luoghi abitati ed in aree del demanio marittimo o in aperta campagna;
• Riconoscimento per le scuole che offrono formazione per la preparazione all’esame di abilitazione all’utilizzo di gas tossici.

La normativa prevede che tutti gli operatori che svolgono operazioni di custodia, uso e conservazione di gas tossici debbano essere in possesso della patente di abilitazione impiego gas tossici.

Questo vuol dire che qualsiasi azienda che gestisce gas tossici, deve affidare le operazioni di gestione soltanto al personale in possesso di patente. Il patentino gas tossici è obbligatorio ed ha lo scopo di rendere consapevole colui che manipola queste sostanze dei rischi che corre.

Alla luce di questo, il personale competente deve assumere un adeguato comportamento durante l'utilizzo di suddette sostanze. Inoltre, deve essere in grado di gestire in maniera corretta eventuali situazioni di emergenza o pericolo.

L’autorizzazione all’utilizzo, alla custodia ed al trasporto, nonché la procedura per il conseguimento della patente di abilitazione all’impiego di gas tossici, sono normati dal Regolamento n. 147 del 09/01/1927 “Regolamento Speciale per l’impiego dei gas tossici” e dal successivo Decreto Ministeriale del 09 maggio del 1927 “Disposizioni concernenti l’impiego dei gas tossici” che ancora oggi rappresenta la norma di riferimento

Rilascio patentino gas tossici

Il rilascio del patentino gas tossici si ottiene dopo aver superato un esame che permette di ottenere il certificato di idoneità. Gli esami previsti per ottenere la patente di abilitazione sono uno scritto e uno orale. L’esame si basa non solo su tematiche legate alla messa in sicurezza dei gas tossici, ma anche sulle loro proprietà chimico fisiche, tossicologiche e sugli interventi di primo soccorso e di emergenza.

Viene anche richiesta la conoscenza della norma da applicare. E’ importante sapere che viene richiesta una specializzazione idonea per ciascuna tipologia di gas. Questo vuol dire che durante l’esame verranno poste delle domande su ciascun tipo di gas richiesto.

Per svolgere gli esami volti all'ottenimento del patentino gas tossici, è necessario recarsi presso le ASL Provinciali oppure presso le Commissioni Regionali dove si è residenti. Durante l’anno sono previste solamente due sessioni, che si svolgono generalmente in primavera e in autunno.

Il patentino gas tossici ha una durata quinquennale. In partica, ogni cinque anni occorre presentare la domanda di revisione, dopo la pubblicazione nella G.U. del Decreto del Ministero della Salute che stabilisce la revisione delle patenti rilasciate nel periodo indicato. La revisione è necessaria per convalidare il patentino per gas tossici e poterne fruire per un ulteriore periodo.

Elenco gas tossici

I gas tossici per cui è necessario richiedere l’autorizzazione per l’utilizzo sono contenuti in un elenco presente all’interno del R.D. 147 del 1927.

Ecco l’elenco gas tossici aggiornato che il Regio Decreto ha individuato:

• Acido cianidrico;
• Ammoniaca;
• Anidride solforosa;
• Benzina contenente composti organometallici od altre sostanze tossiche;
• Cianuri di potassio, sodio, calcio, bario, argento, cadmio, rame e zinco;
• Cloro;
• Cloropicrina;
• Bromuro di cianogeno;
• Cloruro di cianogeno;
• Etere ciano-carbonico;
• Fosgene;
• Isonitrili;
• Ossido di etilene;
• Piombo tetraetile;
• Piombo tetrametile;
• Solfuro di carbonio;
• Idrogeno fosforato;
• Bromuro di metile;
• Solfato di metile;
• Cloruro di metile;
• Acido fluoridrico;
• Trifluoruro di boro;
• Metilmercaptano;
• Tetraidrotiofene;
• Dimetilsolfuro;
• Etilisopropilsolfuro;
• Etilmercaptano;
• Dietilsolfuro.