Come scegliere cuffie antirumore

4 Maggio 2018
Come scegliere cuffie antirumore

I rumori a cui siamo esposti ogni giorno, soprattutto in ambito lavorativo, ha portato l’Unione Europea a promulgare una normativa che tutela il personale dipendente e impone l’utilizzo di dispositivi antirumore specifici, progettati per proteggere e salvaguardare il nostro udito da eventuali danni. La prolungata esposizione a rumori elevati infatti può causare danni irreversibili all’udito e, proprio per questo, la legge rende obbligatorio l’utilizzo di cuffie antirumore ai lavoratori sottoposti a livelli di rumore superiori ad 80 dB. Ecco alcuni consigli su come scegliere le cuffie antirumore più adatte alle proprie esigenze!

Come funzionano le cuffie antirumore

Il funzionamento delle cuffie antirumore è semplice: si tratta di dispositivi di protezione dell'udito richiesti dalla normativa vigente che permettono un elevato grado di isolamento acustico e, di conseguenza, attutiscono i rumori. Le cuffie antirumore per lavoro sono molto efficaci soprattutto per contrastare i danni derivanti dall’esposizione a rumori costanti, come ad esempio quelli dei martelli pneumatici o di altri macchinari industriali.

Il rischio rumore negli ambienti di lavoro di questo tipo espone a seri pericoli per l’udito. Anche in ambienti come officine, falegnamerie o industrie (dove sono presenti macchinari che lavorano di continuo con rumori assordanti o dove si fa utilizzo di utensili come martello pneumatico, motosega, trapano e altro) è necessario l’utilizzo delle cuffie antirumore.

Valutazione del rischio rumore

La scelta delle cuffie antirumore, oltre che per modello e comodità, deve essere fatta principalmente in base all’intensità del rumore da eliminare o diminuire. È quindi necessario effettuare una misurazione del rumore sul luogo di lavoro, a prescindere che si tratti di un luogo chiuso o aperto.

La misurazione del suono viene effettuata con un misuratore apposito, uno strumento in grado di calcolare la pressione delle onde sonore in unità (chiamate decibel, dB) e che definisce il livello di intensità sonora in relazione alla maggiore sensibilità dell’orecchio umano alle basse frequenze.

L’esatta valutazione del rischio rumore che può avere sull’udito permette di trarre le conclusioni esatte per scegliere le cuffie giuste. È importante che queste considerazioni vengano eseguite nella maniera corretta, in modo da poter scegliere la cuffia con le specifiche caratteristiche di attenuazione del rumore. È proprio la scelta della cuffia adatta allo specifico uso che si deve fare a proteggere dal rumore, quindi individuare quella più idonea è fondamentale per non incorrere in pericolose conseguenze.

Tipologie di cuffie antirumore

Progettate per isolare parzialmente o totalmente il rumore negli ambienti di lavoro, le cuffie antirumore sono presenti in commercio in diverse varianti, da scegliere in base all’intensità del rumore da eliminare. Ad esempio, sono disponibili cuffie antirumore con radio e/o microfono, cuffie elettroniche dotate di elevata tecnologia e cuffie antirumore passive in grado di prevenire una vasta gamma di rischi acustici.

Le cuffie per salvaguardare dal rischio acustico sono piuttosto leggere, pesano in genere attorno ai 250 grammi o anche meno, sono realizzate in ABS e sono dotate di paraorecchie realizzato in schiuma o gommapiuma. Per evitare che possano dare fastidio le cuffie antirumore devono essere abbastanza comode, morbide e confortevoli, soprattutto se devono essere tenute per molto tempo durante la giornata lavorativa.

Tra i modelli più diffusi in commercio di cuffie antirumore troviamo le seguenti.

Cuffie circumaurali

Sono quelle più voluminose, dotate di imbottiture laterali che circondano tutto l’orecchio. Sono anche quelle più confortevoli perché poggiano sul padiglione e lo racchiudendolo del tutto. È importante prestare attenzione al design e al peso dei cuscinetti per evitare che siano scomode.

Cuffie sovraurali

Si tratta di cuffie imbottite che però poggiano sulla parte superiore dell'orecchio, senza avvolgerlo del tutto. Queste cuffie si presentano più leggere e più piccole di quelle circumaurali, ma sono sconsigliate se l’uso che se ne deve fare è piuttosto prolungato. Inoltre, attutiscono meno i rumori provenienti dall’esterno.

Cuffie auricolari

Si tratta di piccoli altoparlanti che vengono posizionati direttamente all’ingresso del canale uditivo, comodi, pratici e ideali per attutire i rumori di minore intensità. Vanno quindi utilizzati nei casi in cui si ritiene che il loro uso favorisca la riduzione del rumore.

Cuffie intrauricolari

Si tratta di cuffie che vengono inserite all’interno del canale uditivo e sono composte da un manicotto di gomma di varie misure che viene introdotto direttamente nel canale auricolare. In genere questo dettaglio fa sì che venga attutito o isolato il rumore, ma anche questo in genere non prevede un utilizzo prolungato perché può risultare fastidioso.

Scelta delle cuffie idonee o articoli sostitutivi adeguati alla necessità

Oltre alle cuffie antirumore specifiche per determinati ambienti di lavoro esistono in commercio anche altri dispositivi meno tecnologici, ma ugualmente efficaci per tutelare dal rischio acustico. Infatti, a seconda delle cause del rumore, il datore di lavoro può scegliere l’articolo più idoneo per dotare i propri dipendenti del dispositivo necessario per salvaguardare l’udito. Sono disponibili strumenti efficaci come gli inserti auricolari con archetto, dotati di comodo e pratico astuccio che consente di conservarli e di averli sempre a portata di mano quando servono.

Si tratta di uno strumento leggerissimo che si modella all’interno del canale uditivo e assicura un’ottima tenuta. Gli archetti possono essere portati dietro la nuca o sotto il mento, a seconda delle esigenze del lavoratore, sono facili da indossare e in genere tutti i modelli si adattano alle varie conformazioni del condotto uditivo. Un altro strumento di facile utilizzo, versatile e poco ingombrante è costituito dai tappi per orecchie antirumore, prodotti specifici per isolare il timpano dall'inquinamento acustico, di qualunque natura esso sia.

Oltre ad essere indicati per chi deve proteggere l’udito da rumori assordanti, prevengono le otiti e proteggono l'orecchio dopo interventi chirurgici. Utilizzarli è semplice, basta aver cura di lavarsi accuratamente le mani per evitare il rischio di contaminazione batterica. Inoltre, fare attenzione ad inserirli bene nel condotto uditivo per farli aderire perfettamente e svolgere al meglio la funzione a cui sono destinati. Sia gli inserti auricolari che i tappi per orecchie sono disponibili in commercio in diverse varianti da scegliere in base alle proprie esigenze.

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