Scarpe antinfortunistiche bianche per settore sanitario e alimentare: tutte le caratteristiche

22 Luglio 2016
Scarpe antinfortunistiche bianche per settore sanitario e alimentare: tutte le caratteristiche

Le calzature professionali rappresentano uno tra gli articoli antinfortunistici più utilizzati dai lavoratori. La giusta scarpa ci protegge da tagli, perforazioni, scivolamenti e molto altro. Ma allo stesso tempo deve permetterci di stare in piedi e camminare comodamente e senza difficoltà. Oggi vorremmo soffermarci sulle caratteristiche distintive delle “scarpe bianche”, le tipiche calzature antinfortunistiche usate nei settori alimentare e sanitario.

Rischi specifici dei settori alimentare e sanitario

Iniziamo con una panoramica dei principali rischi che i lavoratori dei settori alimentare o sanitario dovrebbero evitare.

  • Rischio biologico e chimico

Interessano medici, infermieri, operatori sanitari o di laboratorio. Le calzature adatte a questi professionisti devono proteggere i piedi dal contatto diretto con sostanze chimiche o biologiche pericolose.

  • Rischio di schiacciamento, taglio o perforazione.

In campo alimentare possiamo fare l’esempio degli operatori di cucina che tra coltelli, pentole ecc… rischiano infortuni per la caduta accidentale di oggetti pesanti sui piedi.

  • Rischio da scivolamenti o cadute

L’aderenza al suolo della suola è fondamentale. Questo rischio è riscontrabile ad esempio in presenza di liquidi o altre sostanze sul pavimento che possono far scivolare infermieri o operatori di mensa.

Normative tecniche e requisiti delle scarpe bianche

Passiamo alle principali normative di riferimento per le scarpe bianche, utili anche ad identificare le 3 categorie di calzature antinfortunistiche ad uso professionale.

  • Norme EN 344 e EN 345

Individuano requisiti generali e aggiuntivi delle scarpe di sicurezza (contraddistinte dalla marcatura S) e i relativi metodi di test utilizzati. I requisiti di base (SB) comprendono indicazioni su tomaia, suola, fodera anteriore, sottopiede e puntale di sicurezza (in grado di assorbire l’impatto dovuto alla caduta di oggetti con energia fino a 200 Joules).

  • Norma EN 346

Identifica le scarpe di protezione (con marcatura P). Hanno caratteristiche simili alle scarpe di sicurezza, ma con capacità di assorbimento del puntale ridotta (100 Joules).

  • Norma EN 347

Si riferisce alle scarpe da lavoro ad uso professionale (marcatura O). Si differenziano dalle prime per la mancanza (come requisito base) del puntale rinforzato.

Le calzature professionali per settore alimentare e sanitario di Eurohatria

Eurohatria propone una vasta gamma di DPI per i piedi adatti in campo sanitario e alimentare. Dai sandali agli zoccoli, dagli stivaletti alle classiche calzature basse. Scarpe bianche leggere, lavabili e dotate di suola antiscivolo e fodera antibatterica.

Oltre alla tipica tinta unita bianca, potrai trovare anche calzature dalle linee moderne (che ricordano quelle delle sneakers) con inserti e stampe colorate.

Se invece hai bisogno di scarpe più tecniche puoi puntare sugli zoccoli in EVA (materiale estremamente leggero e adattabile alla forma del piede) o quelli in gomma, utili soprattutto in sala operatoria in quanto possono essere sterilizzati in autoclave.

Vai all'articolo precedente:Corsi per addetti antincendio nelle aziende: bisogna sempre tenersi aggiornati!
Vai all'articolo successivo:Come deve essere la divisa per la Protezione Civile? Caratteristiche di abbigliamento e calzature
Commenti:
0
Commenta
  • * Nome
  • * E-mail
  • * Commento
Questo sito è protetto da Google reCAPTCHA, Privacy Policy e Terms of Service di Google.

Iscriviti alla Newsletter ed ottieni 3% di Sconto!

Subito per te un Coupon da utilizzare sul Tuo Acquisto!

Iscriviti subito×
Torna su