Tenere le mani a posto! Cosa c’è da sapere sui guanti da lavoro?

14 Ottobre 2016
Tenere le mani a posto! Cosa c’è da sapere sui guanti da lavoro?

Le lesioni alle mani rappresentano uno tra i più frequenti infortuni sul lavoro. La causa è rappresentata dalle lavorazioni particolari, sia per il tipo di attrezzatura, sia per le sostanze trattate sul luogo di lavoro. Le ferite possono essere meccaniche, termiche, chimiche oppure derivanti da contaminazioni radioattive e dal contatto con la tensione elettrica. A seconda delle apparecchiature e dei prodotti usati si possono usare vari modelli di guanti protettivi, ovviamente conformi alle normative vigenti.

Guanti da lavoro: normative e marcatura

Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro prevede che negli ambiti professionali si adoperi un abbigliamento adatto al fine di limitare o eliminare i pericoli per la salute umana. Tra gli indumenti indicati ci sono le protezioni per le mani.

A definire meglio i dettagli sui guanti ci pensano le regole europee, in particolare quella denominata UNI EN 420 "Requisiti generali per i guanti di protezione" che elenca nello specifico tutte le caratteristiche richieste.

I requisiti specifici possono essere dedotti dalla marcatura, che deve necessariamente riportare:

  • i dati del produttore,
  • codice e nome del modello,
  • la taglia del guanto,
  • il marchio di conformità CE
  • e le istruzioni per l'utilizzo.

Inoltre chi userà questi guanti deve essere messo a conoscenza circa:

  • nominativo e contatti dell'azienda produttrice,
  • nome e codice del prodotto,
  • informazioni su misure e taglie disponibili,
  • simboli indicativi dei rischi da cui proteggono (e di conseguenza l’ambito in cui possono essere usati),
  • istruzioni sulla manutenzione e sulla conservazione.

Classificazione dei rischi

A seconda delle specifiche attività svolte dall'impresa si determinano i requisiti del vestiario e, in questo caso, dei guanti. Le classi di rischio possibili sono:

  • rischi meccanici (schiacciamento, taglio, perforazione, vibrazioni ecc...),
  • rischi chimici (contatto diretto con sostanze tossiche o comunque dannose),
  • rischi termici (caldo, fuoco o gelo),
  • rischi elettrici (cariche elettrostatiche o tensione elettrica),
  • rischi biologici (ad esempio pericolo di contaminazioni da batteri),
  • rischi da radiazioni.

Per ognuno di questi rischi, il grado numerico più basso riportato sulla marcatura indica il pericolo minore.

Consigli per gli addetti ai lavori sull’uso dei guanti protettivi

La sicurezza va sempre messa al primo posto. Si deve sempre fare riferimento alla legge. È doveroso verificare l'idoneità dei guanti protettivi (così come di tutti gli indumenti da lavoro) in relazione alle mansioni svolte. Tuttavia ci sono accorgimenti che è bene adottare in tutte le situazioni:

  1. utilizzare guanti specifici rispetto alla lavorazione da eseguire,
  2. adoperare guanti con uno spessore costante, facili da indossare e privi di fori,
  3. in caso di utilizzo di sostanze tossiche proteggere anche gli avambracci,
  4. non usare guanti troppo aderenti, in modo da non favorire la sudorazione e facilitare la mobilità delle mani,
  5. controllare l'integrità dei guanti ed indossarli quotidianamente.

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